Pensionati svizzeri e pensionati italiani in Thailandia: una panoramica giuridica completa

Bandiera italiana che sventola nel cielo azzurro, immagine utilizzata in un articolo sui pensionati italiani in Thailandia.

Pensionati svizzeri e pensionati italiani in Thailandia: il quadro giuridico completo per un insediamento conforme 

Andare in pensione in Thailandia come cittadino svizzero richiede una chiara comprensione del quadro giuridico locale. Questo processo si basa su testi precisi, tra cui la legge sull’immigrazione B.E. 2522, il Codice fiscale thailandese e varie comunicazioni amministrative sul soggiorno degli stranieri. Prima di procedere con le pratiche, è fondamentale sapere che ogni fase, dalla richiesta del visto alle dichiarazioni fiscali, deve essere seguita con attenzione, come avviene anche per i pensionati italiani in Thailandia.

La Thailandia attira molti pensionati svizzeri grazie al suo costo della vita accessibile, al clima piacevole tutto l’anno e alla qualità del suo sistema sanitario, fattori che spiegano anche l’interesse crescente dei pensionati italiani. Tuttavia, è importante sottolineare che il mancato rispetto del quadro giuridico espone a rischi significativi, come la permanenza irregolare, l’annullamento del visto o il divieto di ingresso. Questa attenzione è essenziale prima di iniziare il trasferimento da parte dei pensionati italiani in Thailandia. La sicurezza giuridica di un pensionato svizzero in Thailandia dipende da una buona comprensione dei diversi tipi di visto. Ogni categoria impone condizioni finanziarie, obblighi di dichiarazione e regole di rinnovo precise. Inoltre, anche la fiscalità deve essere analizzata con attenzione, soprattutto dopo la riforma del 2024, poiché ha un impatto diretto sulla pianificazione della pensione, così come accade per i pensionati italiani.

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Il quadro giuridico applicabile per trascorrere la pensione in Thailandia per un cittadino svizzero e per i pensionati italiani in Thailandia 

La pensione in Thailandia per un cittadino svizzero è regolata dalla legge sull’immigrazione, che specifica le condizioni di ingresso, soggiorno, proroga, gli obblighi di dichiarazione dell’indirizzo, il divieto di lavorare e la necessità di dimostrare una solvibilità finanziaria continua. Il mancato rispetto del quadro giuridico può comportare l’immediata revoca del visto, rischio che riguarda anche i pensionati italiani in Thailandia. Ad esempio, la mancata dichiarazione dei 90 giorni, un saldo bancario insufficiente o la scadenza dell’assicurazione sanitaria possono compromettere il diritto di soggiorno.

In Thailandia, chiunque soggiorni per più di 180 giorni all’anno è considerate residente fiscale, il che può comportare la tassazione delle pensioni svizzere trasferite. Questa regola si applica anche ai pensionati italiani in Thailandia che risiedono stabilmente nel Regno. È quindi essenziale pianificare legalmente prima dell’arrivo nel paese.

I diversi visti per trascorrere la pensione per un cittadino svizzero e per i pensionati italiani in Thailandia

La scelta del visto è un passo fondamentale per organizzare la propria pensione in Thailandia come cittadino svizzero. Esistono diverse categorie, ciascuna con condizioni rigorose e modalità di soggiorno specifiche. I visti più comuni sono il visto non immigrato O, O-A, O-X e il visto Long-Term Resident (LTR). Il visto O è destinato ai pensionati che dispongono di una pensione regolare o di un deposito bancario di 800.000 THB. Il visto O-A è destinato allo stesso profilo, ma richiede anche un’assicurazione sanitaria. Il visto O-X è destinato ai pensionati facoltosi con almeno 3 milioni di baht. Il visto LTR offre una stabilità di dieci anni ed è destinato ai pensionati con redditi elevati o un patrimonio importante, inclusi i pensionati italiani in Thailandia. È importante notare che questi visti vietano qualsiasi attività professionale. Lavorare con questi status costituisce una violazione della legislazione thailandese, normativa che vincola anche i pensionati italiani.

Il visto LTR: un visto di 10 anni per pensionati svizzeri e pensionati italiani in Thailandia con redditi elevati 

Il visto Long-Term Resident è l’opzione più vantaggiosa per uno svizzero che dispone di risorse finanziarie significative. Concede dieci anni di soggiorno, in due periodi di cinque anni, e semplifica le procedure amministrative, soluzione spesso valutata anche dai pensionati italiani in Thailandia.

Costo e condizioni finanziarie 
Le spese di richiesta ammontano a 50.000 THB (circa 1.500 USD) per dieci anni. I requisiti di ammissibilità sono stati rivisti nel gennaio 2025. Per la categoria Wealthy Global Citizens, il requisito di un reddito annuo di 80.000 USD è stato eliminato. Il pensionato deve dimostrare di possedere:
• Un patrimonio mondiale totale di almeno 1 milione di USD
• Un investimento minimo di 500.000 USD in Thailandia (immobili, titoli di Stato, fondi approvati)

Per la categoria Wealthy Pensioners (50 anni o più), i requisiti sono:
• Reddito passivo annuo di almeno 80.000 USD (pensioni, dividendi, affitti), oppure
• Reddito passivo di almeno 40.000 USD all’anno E investimento di almeno 250.000 USD in Thailandia
Criteri che interessano anche i pensionati italiani in Thailandia con capacità finanziaria analoga.

Persone a carico e assicurazione 
Il visto LTR consente di includere un numero illimitato di persone a carico: coniuge, figli non sposati di età inferiore ai 20 anni e genitori. Ogni persona a carico deve avere un’assicurazione sanitaria di almeno 50.000 USD, condizione vincolante anche per i pensionati italiani in Thailandia.

L’assicurazione sanitaria rimane obbligatoria per il titolare principale, con una copertura minima di 50.000 USD. In caso contrario, è richiesto un deposito bancario di 100.000 USD mantenuto per dodici mesi.

Importante vantaggio fiscale 
Il visto LTR concede un’esenzione totale dall’imposta sul reddito di fonte estera. Le pensioni svizzere trasferite in Thailandia non sono quindi tassate, indipendentemente dalle norme generali applicabili dal 2024, beneficio che coinvolge anche i pensionati italiani in Thailandia.

Documenti richiesti per pensionati svizzeri e pensionati italiani in Thailandia 
Per ottenere il visto LTR, il pensionato svizzero deve fornire un estratto recente del casellario giudiziario svizzero, un certificato medico, prove di investimenti o beni, una polizza assicurativa sanitaria e un passaporto valido. Gli stessi requisiti sono generalmente richiesti ai pensionati italiani in Thailandia.

Il visto non immigrato O: soggiorno di un anno rinnovabile 

Il visto non immigrato O consente di soggiornare legalmente per un anno, rinnovabile, ed è destinato alle persone di età pari o superiore a 50 anni. Il pensionato svizzero deve soddisfare una delle seguenti condizioni: depositare almeno 800.000 THB su un conto bancario thailandese, percepire una pensione mensile di almeno 65000 THB, oppure combinare pensione e deposito bancario per raggiungere 800.000 THB. Questo visto richiede l’assenza di precedenti penali e impone il rigoroso rispetto del divieto di esercitare un’attività professionale, principio che si applica anche ai pensionati italiani.

Il visto non immigrato O-A: un visto annuale con assicurazione medica obbligatoria 

Il visto O-A concede un diritto di soggiorno di un anno con ingressi multipli ed è destinato a persone di età superiore ai 50 anni. Impone condizioni finanziarie simili al visto O, ma richiede un’assicurazione sanitaria che copra almeno 400.000 THB per le cure ospedaliere e 40.000 THB per le cure ambulatoriali. Questo visto richiede anche un certificato di buona condotta rilasciato dalla polizia svizzera e thailandese, modalità applicabile anche ai pensionati italiani in Thailandia.

Il visto non immigrato O-X: un visto di 10 anni per i pensionati svizzeri ed i pensionati italiani in Thailandia più facoltosi 

Il visto O-X offre un soggiorno totale di dieci anni, suddiviso in due periodi di cinque anni. Il pensionato svizzero deve depositare tre milioni di baht in una banca thailandese o disporre di 1,8 milioni di baht e di un reddito annuo di 1,2 milioni di baht. Dopo un anno, il saldo deve rimanere superiore a 1,5 milioni di baht. L’assicurazione sanitaria è obbligatoria. Questo visto è destinato a persone che dispongono di un patrimonio finanziario consistente, inclusi i pensionati italiani.

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Procedura di richiesta del visto per trascorrere la pensione in Thailandia per un cittadino svizzero 

La procedura comprende due fasi: la richiesta presso una rappresentanza thailandese e la convalida in loco. Ogni fase richiede documenti specifici, procedimento che si applica in modo analogo anche ai pensionati italiani in Thailandia.

Richiesta di visto 

La richiesta deve essere presentata presso un consolato thailandese. Il fascicolo deve includere un passaporto valido, un modulo TM7, foto e documenti giustificativi finanziari. A seconda del tipo di visto, possono essere richiesti un’assicurazione sanitaria e un certificato di buona condotta. Per ottenere un visto LTR, il pensionato deve prima presentare online una domanda di idoneità al Board of Investment (BOI). Dopo aver esaminato la pratica, il BOI emette una lettera di idoneità che conferma che il richiedente soddisfa i criteri richiesti per il visto di soggiorno di lunga durata. Tale lettera deve poi essere presentata al consolato thailandese competente (o al One Stop Service Center del BOI a Bangkok, per i richiedenti già residenti in Thailandia) al fine di ottenere l’apposizione del visto LTR sul passaporto, procedura seguita anche dai pensionati italiani in Thailandia.

Obblighi legali dopo l’ingresso 

Dopo l’ingresso in Thailandia, il pensionato svizzero deve effettuare la dichiarazione obbligatoria di 90 giorni presso l’Ufficio Immigrazione, mantenere gli importi finanziari richiesti e conservare un’assicurazione sanitaria valida. Prima di ogni partenza temporanea, è necessario ottenere un permesso di ritorno, pena la nullità del visto, obbligo che riguarda anche i pensionati italiani in Thailandia.

La fiscalità applicabile per  pensionati svizzeri e pensionati italiani in Thailandia

La fiscalità è un aspetto essenziale da considerare quando si organizza la propria pensione in Thailandia. Dal 1° gennaio 2024, le norme di tassazione dei redditi esteri sono state modificate in modo significativo, impattando anche i pensionati italiani.

Lo status di residente fiscale 

Un pensionato svizzero diventa residente fiscale quando soggiorna più di 180 giorni all’anno in Thailandia. Questo status comporta l’obbligo di dichiarare i redditi mondiali trasferiti nel paese, regola valida anche per i pensionati italiani.

Norme attuali (dal 1° gennaio 2024) 

Tutti i redditi esteri trasferiti in Thailandia da un residente fiscale sono imponibili, indipendentemente dall’anno in cui sono stati percepiti. Questa norma riguarda solo i redditi percepiti a partire dal 1° gennaio 2024. I redditi precedenti rimangono esenti, situazione che interessa anche i pensionati italiani in Thailandia.

Riforma proposta per il 2026 

Nel giugno 2025, il Dipartimento delle Entrate ha proposto un’esenzione fiscale di due anni. Se approvata, i redditi esteri sarebbero esenti se trasferiti nell’anno di percezione o nell’anno successivo. Questa misura dovrebbe entrare in vigore il 1° gennaio 2026 e avrà rilevanza pratica per i pensionati italiani.

Eccezione per i titolari di visto LTR 

I titolari di visto LTR (categorie Wealthy Global Citizens, Wealthy Pensioners e Work-from-Thailand Professionals) beneficiano di un’esenzione totale dall’imposta sui redditi di provenienza estera, inclusi i pensionati italiani in Thailandia che rientrano in tali categorie.

Obblighi dichiarativi 

I pensionati svizzeri residenti fiscalmente in Thailandia devono presentare una dichiarazione dei redditi annuale (modulo PND 90 o PND 91) entro la fine di marzo. I pensionati di età pari o superiore a 65 anni beneficiano di una detrazione di 250.000 THB. Infine, l’aliquota fiscale progressiva si applica in base alla fascia di reddito e la convenzione fiscale tra la Svizzera e la Thailandia consente di evitare la doppia imposizione. Si consiglia di consultare un esperto fiscale per garantire la conformità agli obblighi legali e ottimizzare la situazione fiscale, raccomandazione valida anche per i pensionati italiani.

Ottenete una consulenza legale da esperti per pensionati svizzeri e pensionati italiani in Thailandia

Per organizzare in tutta sicurezza il vostro pensionamento in Thailandia come cittadini svizzeri, è fortemente consigliabile consultare uno studio legale specializzato. Le autorità thailandesi modificano frequentemente la normativa. Un’assistenza legale consente di evitare il rifiuto del visto, annullamenti e complicazioni fiscali. Un avvocato può analizzare la situazione individuale del richiedente e raccomandare il visto più adatto al suo profilo finanziario e familiare. Questa assistenza rafforza la sicurezza giuridica dell’insediamento, in modo analogo per i pensionati italiani.

Conclusione

Trascorrere la pensione in Thailandia come cittadino svizzero è possibile, ma richiede una rigorosa conformità alla legislazione thailandese. È necessario conoscere bene le norme in materia di immigrazione, gli obblighi amministrativi e la fiscalità. Una gestione inadeguata può comportare la perdita dello status, sanzioni finanziarie o il divieto di ingresso, situazioni che coinvolgono ugualmente i pensionati italiani in Thailandia.

Il 2025 ha portato cambiamenti significativi: l’allentamento dei requisiti per il visto LTR con l’abolizione del requisito del reddito minimo e del numero illimitato di persone a carico, nonché una proposta di riforma fiscale per il 2026. Tuttavia, la situazione rimane in fase di transizione e ogni profilo richiede un’analisi personalizzata. Data questa complessità, l’assistenza di uno studio legale specializzato ottimizza la situazione e garantisce la conformità della pratica. Una preparazione rigorosa e un’assistenza professionale favoriscono un trasferimento sereno, anche per i pensionati italiani in Thailandia.

Domande frequenti

La scelta dipende dal livello di risorse e dalla durata desiderata. Il visto LTR è adatto ai pensionati facoltosi con più di 1 milione di dollari di attività. Il visto O o O-A è adatto ai pensionati con circa 800.000 THB. Il visto O-X è destinato ai pensionati con almeno 3 milioni di baht, dati utili anche per i pensionati italiani in Thailandia.

Visto O o O-A: 800.000 THB in banca o 65.000 THB di pensione mensile. Visto O-X: 3 milioni di baht. Visto LTR Pensionati facoltosi: 80.000 USD di reddito passivo annuo o 40.000 USD + 250.000 USD di investimento. Visto LTR Cittadini globali facoltosi: 1 milione di USD di patrimonio, di cui 500.000 USD investiti in Thailandia, parametri applicabili anche ai pensionati italiani.

Dipende da diversi fattori: il tuo status di residente fiscale (più di 180 giorni all’anno), il tipo di visto (i titolari di LTR sono esenti), la data di percezione del reddito (prima o dopo il 1° gennaio 2024) e se trasferisci i fondi in Thailandia. Anche la convenzione fiscale bilaterale può offrire alcune tutele. Si consiglia di consultare un fiscalista, raccomandazione valida anche per i pensionati italiani in Thailandia.

Sì, per diversi visti. Il visto O-A richiede 400.000 THB per il ricovero ospedaliero e 40.000 THB per le cure ambulatoriali. Anche i visti O-X e LTR richiedono una copertura obbligatoria. Il visto O standard non lo richiede formalmente, ma è fortemente consigliato, in particolare per i pensionati italiani.

Sì, in caso di mancato rispetto degli obblighi legali, amministrativi o finanziari. I motivi includono: saldo bancario insufficiente, mancata dichiarazione dei 90 giorni, scadenza dell’assicurazione sanitaria, attività professionale non autorizzata o uscita dal territorio senza permesso di ritorno, situazioni che colpiscono anche i pensionati italiani.

Una riforma importante è prevista per il 2026. Nel giugno 2025 il Dipartimento delle Entrate ha proposto un’esenzione fiscale di due anni per i redditi esteri. Se adottata, questa misura consentirebbe di trasferire le pensioni senza tassazione se il trasferimento avviene nell’anno di percezione o in quello successivo. Nel frattempo, si applicano le rigide norme del 2024, che riguardano anche i pensionati italiani in Thailandia

Sì. Nel gennaio 2025, il requisito di un reddito annuo di 80.000 dollari è stato abolito per i Wealthy Global Citizens. Ora conta solo il patrimonio. Inoltre, il numero di persone a carico è diventato illimitato, rispetto alle 4 precedenti, rendendo il sistema più favorevole anche per i pensionati italiani.